20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Carceri

Nei primi 10 giorni dell'anno morti 5 detenuti

Quattro per infarto, un suicidio. Avevano età media di 32 anni

ROMA - Le carceri italiane sono affollate, prevalentemente di persone giovani e, sempre più spesso, sono i giovani a morirvi: nei primi 10 giorni dell'anno 4 detenuti di età compresa tra i 28 e i 35 anni sono deceduti per cause naturali e un internato di 32 anni si è impiccato nell'Opg di Aversa. Per «cause naturali», in assenza di indagini più approfondite, visto che in 3 casi su 4 non è stata disposta l'autopsia, si intende semplicemente che il cuore di queste persone si è fermato, spiega Ristretti Orizzonti.

Lo scorso anno per «cause naturali» sono morti 107 detenuti, la loro età media era di 39 anni: 73 casi sono stati archiviati senza alcuna ulteriore indagine, dopo che dalle ispezioni cadaveriche non erano risultati segni di violenza sui corpi, e classificati come «decessi causati da malattia». Nei restanti 34 casi è stata avviata un'inchiesta giudiziaria, con ipotesi di reato di varia gravità a carico di operatori sanitari e penitenziari, ma finora soltanto 7 procedimenti si sono conclusi e tutti con un «non luogo a procedere».

«Ma qualunque sia l'esito delle indagini ancora in corso - precisa Ristretti Orizzonti - è inconfutabile il fatto che per un detenuto la probabilità di morire per cause naturali sia molto più elevata che non per un coetaneo libero». L'evidenza che si ricava anche dalle statistiche degli ultimi 10 anni è che i detenuti muoiono con una frequenza 20 volte maggiore rispetto ai loro coetanei liberi, sia per suicidio, sia per «cause naturali».