20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Brescia

Il padre di un immigrato sulla gru: sbagli, scendete

Diaw Alboury si rivolge al figlio e chiede la mediazione al Questore

BRESCIA - Alboury Diaw, padre del 21enne Papa Modou, il giovane senegalese che da 12 giorni, insieme con altri quattro cittadini stranieri, protesta su una gru nel centro di Brescia, lancia un appello al figlio affermando di non condividere la sua protesta e di essere «molto addolorato e preoccupato per il suo comportamento». In un comunicato diffuso dalla polizia e firmato gli «Amici di Alboury», si spiega che il genitore «ha chiesto aiuto a membri autorevoli della Comunità senegalese e degli altri immigrati ed al Questore di Brescia per una soluzione immediata della vicenda».

«Dopo i due tentativi dei giorni scorsi, infruttuosi a causa dell'intransigenza dei compagni sulla gru, il padre invita nuovamente il figlio e quanti hanno la possibilità di comunicare con lui, a scendere ed interrompere l'illegittima protesta» continua la nota, spiegando che Alboury Diaw «è convinto che solo attraverso il rispetto delle leggi del Paese ospitante ed il reciproco riconoscimento del 'valore di persona' si possa avviare un percorso di vera integrazione».
Nel primo pomeriggio di oggi l'uomo «è intenzionato a riprovare un contatto con il figlio e chiede aiuto a tutti coloro che gli vogliano bene».