Bossi: non doveva telefonare, ma gli scandali sono altrove
Il leader della Lega Nord: «Colpiscono Berlusconi per coprire i concorsi truccati»
PECORARA - Berlusconi non è stato tanto furbo: quella telefonata alla questura di Milano avrebbe dovuto farla fare a qualcun altro e, magari, avrebbe potuto farsi consigliare da me o da Maroni. Però «il vero scandalo è quello dei concorsi truccati» in particolare quello dei «notai» e anche degli «insegnanti». Il Ruby-gate è solo un modo per «coprire i veri scandali». Umberto Bossi si ricarica alla Festa della zucca organizzata dalla Lega Nord a Pecorara, nell'appennino di Piacenza.
La tenuta del Governo - secondo il ministro per le riforme - non è scontata, in ogni caso il Carroccio «se la caverebbe» in caso di caduta a gennaio. Però nessun governo tecnico: «verrebbe fatto col compito preciso di bloccare il federalismo».
Capodanno Celtico - Bossi, come ormai da tradizione, festeggia il Capodanno Celtico - la Festa della Zucca e non la «commerciale» Halloween - in montagna, nel capannone che ha ospitato per anni la sede del Consorzio agrario. Accanto a lui l'amico Giulio Tremonti («Di politica parla solo Bossi - spiega - ma tra una zucca e l'altra anche quest'anno siamo qua alla festa della zucca. E l'unico messaggio politico che possiamo dare è che abbiamo la zucca dura«), il parlamentare europeo Mario Borghezio, il governatore del Piemonte Roberto Cota, il vice presidente del Senato Rosy Mauro e Angelo Alessandri, segretario della Lega Emilia.
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