19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Emergenza rifiuti

Berlusconi conferma: Napoli pulita in tre giorni

Il Presidente del Consiglio: «Cava Vitiello sospesa. Tra 10 giorni i Sindaci accetteranno il piano»

ROMA - «Il piano organico per i rifiuti per la Campania è valido e funziona tuttora e deve essere portato avanti secondo le direttrici stabilite». Sparge ottimismo, Silvio Berlusconi, chiudendo la conferenza stampa tenuta ad Acerra dopo aver visitato in mattinata il termovalorizzatore. Da Terzigno a Napoli, è la certezza del premier, l'emergenza cesserà in pochi giorni: «Fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti» e i miasmi di Cava Sari «spariranno completamente entro tre o quattro giorni», dopo che la «società Asia ha ritenuto di non dover far passare i rifiuti attraverso gli impianti di triturazione a cava Sari» e per questo «non sono arrivati i rifiuti stabilizzati che non producono cattivo odore».

Neanche le resistenze dei comuni del vesuviano preoccupano Berlusconi. La presenza di discariche nell'area di Terzigno «non è una situazione che possa avere un'alternativa», ma la popolazione deve stare tranquilla perché «nessun dato fuori norma viene ad ora segnalato». E poi, secondo il Cavaliere, gli abitanti devono anche considerare gli sforzi per venire loro incontro: «la discarica di Cava Vitiello è congelata a tempo indeterminato» e a Terzigno arriveranno solo i rifiuti dei «18 comuni del vesuviano». Altro atteggiamento, ovviamente, nei confronti dei «facinorosi che pare siano anche organizzati», mentre le «forze dell'ordine che hanno risposto con grande equilibrio e saggezza alle provocazioni».

Fra dieci giorni il presidente del Consiglio è intenzionato a tornare ad Acerra «per un incontro con tutti i sindaci» che a suo avviso potrebbero «accettare» l'accordo che verrà loro proposto. Il prossimo passo è la realizzazione del quarto termovalorizzatore, a tempi record: «Vogliamo farlo in un anno e mezzo». Occhio anche ad altri casi, come quelli di Lazio, Sicilia e Calabria, vicini al «completamento delle discariche».