29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Sarah Scazzi

Lo zio che ha ritrovato il telefonino: é stato un caso

«Ho detto ai Carabinieri di non dire niente a nessuno». I Legali della famiglia Scazzi: «Le analisi del telefonino importanti per le indagini»

AVETRANA - Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi che ha ritrovato semibruciato il telefonino della 15enne scomparsa ad Avetrana lo scorso 26 agosto, dice che «è stato un caso» e anzi «ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno» perché magari «la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare».
L'uomo, in un'intervista a News Mediaset, ha raccontato in esclusiva all'agenzia di notizie tv del Gruppo Mediaset il ritrovamento del cellulare della nipote: «E' stato proprio un caso che lo abbiamo trovato io non volevo che lo trovassi magari la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare, non volevo. Ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno però purtroppo si è saputo lo stesso».

IL RACCONTO - «Ieri racconta lo zio - abbiamo pulito gli alberi degli ulivi con la scopatrice con un amico di Avetrana e mi sono dimenticato un cacciavite e per il cacciavite si è trovata questa fortuna. Come sono sceso dove abbiamo parcheggiato stamattina, ho visto una cosa e della brucecchiatura e mi è venuta una cosa al cuore. L'ho preso in mano e ho telefonato a mia figlia?».
«Il cuore me lo diceva che era il suo - continua lo zio della ragazza visibilmente commosso - c'era un lucchettino piccolo e una cosa di lattina, di quello delle bevande, i ragazzi non me l'hanno saputo dire se era quello, hanno detto papà portalo a casa, ma io ho detto di no, lo lascio qui anzi vengo a casa e se lo prendono i carabinieri e si vede? Era completamente da fuori, il mascherino di sopra e sotto era tutto bruciacchiato».

RITROVAMENTO IMPORTANTE - «Quel telefonino bruciacchiato ritrovato oggi, e soprattutto le analisi tecniche e scientifiche che saranno condotte sul telefonino di Sarah ci parleranno e daranno un implemento importante alle indagini sulla sua scomparsa», lo spiega ad Apcom l'avvocato Walter Biscotti, che insieme al collega Nicodemo Gentile, assiste la famiglia di Sarah Scazzi la 15enne scomparsa da Avetrana il 26 agosto scorso. Oggi i legali sono stati in procura a Taranto accompagnando la madre della 15enne Concetta Serrano Spagnolo. Con loro anche l'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, consulente tecnico della famiglia.
«La madre di Sarah - spiega l'avvocato Biscotti - ha ancora una volta ricostruito la vicenda, soffermandosi sull'ultimo giorno, e mentre eravamo in procura è arrivata la notizia del ritrovamento del telefonino: questo secondo noi, dopo più di un mese dalla scomparsa è una circostanza che dà un implemento importante alle indagini, saranno condotte le analisi tecniche e scientifiche e quell'oggetto ci dirà qualcosa in più». Il consulente della famiglia, l'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano per conto della difesa «collaborerà a queste analisi». E a questo proposito l'avvocato Biscotti sottolinea la «assoluta sintonia con la procura, alla quale diamo atto degli enormi incessanti e continui sforzi di indagine per ritrovare Sarah» La madre della 15enne scomparsa «è avvolta dalla disperazione e non sa più cosa pensare, ma oggi è stato un giorno importante per lei: dopo 30 giorni è arrivato qualcosa di di Sarah». Intanto la stessa madre di Sarah smentisce l'esistenza di una presunta sorellastra di Sarah, ipotetica figlia illegittima nascosta dal marito e che vivrebbe a Milano. «Sono tutte sciocchezze - sottolinea l'avvocato Biscotti - non risulta niente a nessuno, la signora Concetta lo ha ribadito lei stessa: è una cosa inesistente».