19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Bergamo

Presunta lite su cesareo: bimba nata invalida

La denuncia dei genitori: «In sala parto per due giorni». La neonata ora è invalida al 95%

BERGAMO - Non solo Messina, la Sicilia o il sud Italia. Questa volta un presunto caso di malasanità in sala parto interessa il nord: Bergamo, ospedali Riuniti, lo stesso reparto dove tra il 29 e il 30 gennaio era morto un neonato a poche ore dal parto cesareo e dove il mese prima un altro bimbo era morto a due ore dalla nascita. Qui il 30 gennaio scorso Samanta, una bambina figlia di genitori albanesi, sarebbe nata totalmente invalida a causa di un ritardo nella decisione di procedere con un taglio cesareo alla madre.

I genitori, Saimir Zekaj e Albana, hanno sporto una denuncia sull'accaduto (un'indagine è stata avviata) e hanno raccontato il loro dramma al quotidiano on-line Bergamonews. «Mia moglie è stata lasciata in sala travaglio per più di due giorni, i medici si limitavano a dirle 'spinga, spinga'. Abbiamo anche assistito a una discussione molto accesa tra due dottoresse, una invitava a fare il cesareo, l'altra no. Ed è stata la prima a soccombere - dice Saimir - Mia moglie ha atteso ancora spingendo per altre ore. Fino a che è cambiato il turno dei medici e i nuovi arrivati hanno optato per il cesareo. Ma ormai era tardi: Albana aveva l'utero lacerato e la bambina è nata con gravissimi problemi».

Il feto è stato infatti espulso nella cavità addominale attraverso una lacerazione nella parete uterina. La neonata ora è invalida al 95%, viene nutrita da un sondino nell'addome, è cieca, bisogna continuamente aspirarle il muco che altrimenti la soffoca perché non deglutisce. La mamma ha l'utero lacerato.