25 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Italia-Libia

Peschereccio mitragliato: la nave donata da Roma

Un episodio destinato a rinfocolare le polemiche. A bordo dell'imbarcazione c'era anche un ufficiale della Guardia di Finanza

ROMA - Un episodio destinato a rinfocolare le polemiche sulla collaborazione marittima fra Italia e Libia. E' stata una unità della marina libica a sparare al motopeschereccio di Mazara del Vallo 'Ariete', domenica; ma soprattutto, si trattava di una nave della classe 'Bigliani' donato dall'Italia alla Libia per il contrasto all'immigrazione clandestina. Peggio ancora, a bordo dell'unità navale si trovavano anche alcuni militari della Guardia di Finanza, come osservatori. E sarebbe stato uno di loro a pronunciare la frase che ha insospettito il comandante del peschereccio: «'fermatevi o questi vi sparano'. Che motivo aveva di dire 'questi'?».

I SOSPETTI - Proprio dal racconto del comandante Gaspare Marrone sono nati i sospetti. Marrone, ha ricordato l'Unhcr, «è uno dei marinai coraggiosi che ha rischiato la propria vita e quella del suo equipaggio per salvare in passato altre vite umane» di migranti in mare. Il peschereccio è tornato crivellato di colpi, ma il ministro degli Esteri Frattini ha spiegato che la marina libica avrebbe sparato in aria. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha deciso di avviare un'inchiesta.