19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Processo breve

Di Pietro: va solo bloccato, finiani alla prova

Il leader dell'IdV: «Qualsiasi modifica non serve, è una truffa mediatica»

ROMA - Il provvedimento sul 'processo breve' è inemendabile, la il ddl va bloccato e il voto in Aula sarà la «cartina di tornasole» per tutti, a cominciare dai finiani. Antonio Di Pietro lo dice conversando con i giornalisti davanti a Montecitorio, dopo aver incontrato i precari della scuola che manifestano. Dice Di Pietro: «Il tentativo di Berlusconi di reiterare il processo breve dimostra la vera ragione per cui lui si è messo a fare politica. Aveva davanti a sé tre possibilità: o fare il latitante; o fare il pentito processuale; o fare il politico. Ha scelto questa strada e fa politica per assicurarsi l'impunità. L'ha tentato in tutti i modi e ancora non c'è riuscito, perché ne ha commesse talmente tante che nonostante le leggi ad personam non è riuscito finora a farla franca».

Comportamento criminale - «Per questa ragione - continua - bisogna impedire che si realizzi il processo breve, perché serve soltanto ad assicurare la sua impunità. E per fare questo, violenta la costituzione, umilia la giustizia, mette fuori una marea di delinquenti che dovrebbero stare in galera e trasforma lo Stato di diritto in una repubblica delle banane. E per questo sarà una cartina di tornasole, in Parlamento, il comportamento di tutti i parlamentari: della maggioranza, dell'opposizione e della... Finta o neo-opposizione interna al centrodestra. Se si cede di un millimetro e si consente a Berlusconi di conseguire l'impunità attraverso il processo breve, vuol dire che si vuol continuare a fare da sponda e quindi anche da complici a questo comportamento criminale».

Di Pietro non crede alle correzioni invocate dai finiani: «Il termine processo breve per definizione è una truffa mediatica, il provvedimento non abbrevia il processo ma i termini dell'impunità. Tutti vogliamo che si faccia il processo in meno tempo, ma per farlo bisogna correre di più, non impedire che si arrivi all'obiettivo. Qualsiasi modifica di questa legge non serve ad abbreviare il processo, ci vuole un'altra legge; ed è una legge che deve intervenire sulle strutture, sulle regole, sui finanziamenti. Se vuoi meno tempo per fare un processo devi metterci più uomini, più mezzi, più strutture».