19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
La crisi nel centrodestra

Berlusconi boccia il «governo Bocchino»

Anche l'Udc è scettica. Per i centristi meglio decidere di volta in volta sui singoli temi

ROMA - Ad Arcore, probabilmente, Silvio Berlusconi non avverte del tutto il diluvio di comunicati che il mondo della politica riserva alle agenzie di stampa nel cuore di agosto. Di certo, però, al premier è giunta notizia della proposta avanzata oggi da Italo Bocchino di allargare la maggioranza. Il Cavaliere da tempo ha nel mirino proprio il capogruppo di Fli alla Camera e anche oggi, riferiscono dal suo entourage, non ha affatto apprezzato la sortita del fedelissimo di Fini. «Lo considera il solito teatrino mirato a indebolirci», giura uno dei massimi dirigenti del Pdl.

UDC - Altra cosa è il sostegno al governo sui singoli temi da parte di Pier Ferdinando Casini e dell'Udc. Se infatti crisi non dovesse essere, il premier potrebbe puntare proprio al sostegno dell'Udc per ottenere il via libera ad alcune leggi chiave, ai provvedimenti 'caldi' dell'agenda di governo alla ripresa autunnale, giustizia in testa. Lo scenario prospettato da Bocchino, in ogni caso, se da un lato è sostenuto da Rocco Buttiglione, dall'altro ottiene una reazione tiepidissima da parte del segretario centrista Lorenzo Cesa. Insomma, per dirla con un fedelissimo di Casini, «è difficile, direi molto improbabile che Berlusconi apra una crisi: se lo facesse valuteremmo. Quello di Bocchino è un tentativo di uscire dall'angolo, sono pochi e ai margini. Altro è decidere di volta in volta in Parlamento, anche sulla giustizia, come fatto nei primi due anni di legislatura».

FINI - Fini, intanto, osserva quanto accade e prepara l'uscita pubblica di Mirabello. Fonti di FLI sostengono che difficilmente il Presidente della Camera terrà a battesimo la nuova formazione politica in quell'occasione: «Sarebbe un modo per offrire a Berlusconi l'alibi della rottura prima della verifica in Parlamento». Ma è chiaro che molto dipenderà anche da quanto accadrà nelle prossime ore, a partire dal vertice - di cui non è stata ancora fissata la data definitiva - con Umberto Bossi.