29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Alluvioni

India, contattati quasi tutti gli italiani

Lo riferisce in un comunicato la Farnesina. Il Console italiano a Nuova Delhi: «La situazione si va normalizzando»

ROMA - Le autorità diplomatiche italiane sono riuscite a rintracciare nelle ultime ore «la stragrande maggioranza dei connazionali segnalati e autosegnalatasi» nella regione alluvionata del Ladakh, nel nord ovest dell'India. Lo riferisce la Farnesina in un comunicato. Nel frattempo, proseguono senza sosta, pur in condizioni problematiche per il maltempo, le ricerche di Riccardo Pitton, unica vittima italiana delle inondazioni.

Da Nuova Delhi, il console italiano Gabriele Annis ha confermato ad Apcom che la situazione nell'area si va ormai «normalizzando» e che gli italiani di cui non si hanno ancora notizie sono decisamente meno di 28 (questo era l'ultimo bilancio di ieri sera). «Ormai siamo riusciti a raggiungere la maggior parte dei connazionali che non riuscivamo a raggiungere nei giorni scorsi, visto che si trovavano in località isolate e non raggiungibili telefonicamente».
«Nel Ladakh le strade e i sentieri vengono riaperti», ha detto il console, «e i turisti stranieri che erano bloccati riescono a raggiungere il capoluogo, Leh», dove si trova distaccato un funzionario dell'ambasciata che verrà peraltro raggiunto oggi da un'unità di rinforzo.
«A Leh stiamo infatti assistendo i connazionali che arrivano, verificandone le condizioni e orientandoli su come lasciare la città di Leh se lo desiderano», ha spiegato ancora il console. «Alcuni connazionali sono già ripartiti per l'Italia; altri, che sono venuti a Delhi, intendono invece proseguire le vacanze in altre parti dell'India, e altri ancora rimangono nel Ladakh: alcuni, spinti per generosità aiutano nelle operazioni di assistenza la popolazione locale, altri desiderano proseguire il loro trekking nel Ladakh, cosa che peraltro noi sconsigliamo perché il tempo lì è ancora abbastanza variabile», ma «in generale - ha concluso Annis - la situazione si avvia verso la normalizzazione».