28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Ddl intercettazioni

Anm: bene le novità, ora via le norme devastanti

Palamara: «Nessun limite all'uso dello strumento investigativo»

ROMA - Ben venga l'introduzione dell'«udienza filtro» per valutare la rilevanza delle intercettazioni e quindi la loro pubblicabilità, con la quale il governo ha «recepito sostanzialmente un'istanza avanzata fin dall'inizio dall'Anm». Ma ora dal ddl bisogna cancellare anche le norme che limitano l'utilizzo dello strumento investigativo, che produrranno «effetti devastanti». Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, accoglie così le nuove modifiche al ddl presentate dal governo «Prendiamo atto - afferma in una nota il leader del 'sindacato delle toghe' - di come il Governo con l'emendamento sulla cosiddetta 'udienza filtro' abbia recepito sostanzialmente un'istanza avanzata fin dall'inizio dall'Anm. Adesso si mettano da parte tutte quelle disposizioni contenute nel ddl che limitano l'utilizzo dello strumento investigativo delle intercettazioni, come quelle che prevedono la competenza del tribunale collegiale, che produrranno effetti devastanti sul funzionamento degli uffici giudiziari».