19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Indagine «P3»

Il Csm «vaglia» la posizione di altri cinque Magistrati

Sono i nomi tirati in ballo da Lombardi nell'interrogatorio

ROMA - Il Csm ha acceso i suoi riflettori su altri cinque magistrati dopo le notizie sugli sviluppi dell'inchiesta 'P3'. A quanto si apprende, infatti, la Prima Commissione - dopo la procedura di trasferimento d'ufficio avviata a carico del presidente della Corte d'appello di Milano Alfonso Marra, che verrà ascoltato lunedì a Palazzo dei Marescialli - avrebbe avviato verifiche anche sulla posizione di altre toghe tirate in ballo da Pasquale Lombardi, uno degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3: quei magistrati che, secondo il suo racconto, gli avrebbero chiesto appoggio al Csm per essere nominati ai vertici di uffici giudiziari.

Stralci dell'interrogatorio di garanzia di Lombardi sono finiti sui giornali, ma i consiglieri di Palazzo dei Marescialli hanno deciso comunque di chiedere ai magistrati romani di poter acquisire il documento per verificare se esistono i presupposti per intervenire anche a carico di altre toghe: al vaglio della Commissione di Palazzo dei Marescialli, quindi, le posizioni del presidente della Corte d'appello di Salerno, Umberto Marconi; del sostituto pg di Milano Gaetano Santamaria Amato; del procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato; dei capi delle Procure di Nocera Inferiore, Giovanni Francesco Izzo, e di Isernia, Paolo Albano. Nessun intervento, invece, è possibile da parte del Csm a carico di magistrati attualmente fuori ruolo, come nel caso dell'attuale capo degli '007' del ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller.