27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Blitz della Polizia

Estorsioni e usura, venti arresti a Lecce

L'organizzazione criminale puntava al controllo delle attività economiche e dei risultati elettorali. Alla banda sequestrati beni per mezzo miliardo

LECCE - Facevano votare chi volevano loro. E poi completavano il tutto con estorsioni, usura, gestione di bische clandestine, detenzione di armi da fuoco e munizioni da guerra, traffico di sostanze stupefacenti tipo cocaina ed hashish. Per questo la polizia di Lecce ha arrestato 20 persone ritenute componenti di un pericoloso gruppo criminale operante nel territorio del capoluogo salentino e dei paesi vicini di Surbo, Squinzano e Trepuzzi.

Chi è finito in manette - si spiega in un comunicato - si è reso responsabile di una serie innumerevole di reati per il controllo del territorio, ma anche l'aver favorito la latitanza del principale promotore della banda. All'operazione hanno preso parte uomini della squadra mobile della questura di Lecce, con l'ausilio di equipaggi del reparto prevenzione crimine e di un elicottero del reparto volo della polizia di Stato.

Su richiesta degli investigatori è stato disposto il sequestro ai fini di confisca di un terreno di 8mila metri quadri nell'agro di Squinzano, di numerose autovetture e motociclette anche di grossa cilindrata, di un'imbarcazione da diporto, di un allevamento di cavalli nella campagna di Surbo e di altri beni riconducibili agli indagati, per un valore complessivo stimato in circa 500 mila euro.