29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La manovra

La Lega apre alle Regioni

Ma la partita è ancora aperta. Stasera pacchetto di emendamenti del relatore, ma nessuna novità su enti

ROMA - La Lega apre a cambiamenti alla manovra per andare incontro a Regioni, Comuni e Province, ma intanto a palazzo Madama, dove l'esame del testo è entrato nel vivo, non è arrivato nessun emendamento con le modifiche sul tema. La partita si sta ancora giocando fuori dal Parlamento direttamente fra governo e autonomie locali dove, però, una soluzione appare ancora distante. Si è infatti consumato ieri l'ultimo braccio di ferro fra Regioni ed esecutivo che, dopo il gelo iniziale del premier Silvio Berlusconi, sembra essersi concluso con il risultato di 'uno a zero' per i Governatori, con la successiva apertura al confronto del capo del governo. E oggi anche il Carroccio afferma: «Stiamo lavorando a modifiche alla manovra per venire incontro a Regioni ed enti locali».

La partita però è tutt'altro che chiusa. Nel pacchetto di emendamenti del relatore, Antonio Azzollini (Pdl), che saranno presentati questa sera in commissione non ci sarà nessuna novità su Regioni, Comuni e Province. E soprattutto il titolare di Via Venti Settembre, Giulio Tremonti, il vero guardiano dei conti e dei saldi della manovra, non si è ancora mai espresso favorevolmente a modifiche. C'è attesa per un nuovo incontro fra il ministro e i governatori che si sarebbe dovuto svolgere subito al rientro di Tremonti dal G20. Ma domani il ministro sarà impegnato prima in un confronto a palazzo Madama con i senatori del Pdl e dopo in Consiglio dei ministri con la relazione tecnica al federalismo fiscale.

Domani invece saranno ancora una volta le autonomie locali a far sentire la propria voce. Dopo aver minacciato la restituzione allo Stato delle deleghe sulle principali competenze se non verranno ammorbiditi i tagli, domani Regioni, Comuni, Province e Comunità montane faranno fronte comune. E' previsto, infatti, un incontro nel tardo pomeriggio, mentre prima i governatori vedranno anche le forze sociali, Confindustria e sindacati.

Intanto, proseguiranno in notturna i lavori della commissione Bilancio sulla manovra. Al momento sembra certo l'arrivo di modifiche sull'età di pensionamento delle donne nel pubblico che sarà portata a 65 anni dal 2012, correttivi anche sulla soglia di invalidità per ricevere il relativo assegno e novità anche sulle forze armate (gli straordinari potrebbero essere esclusi dal blocco degli stipendi). Sfuma invece l'ipotesi di una proroga della Tremonti-ter, e sono in arrivo novità sul fisco, in particolare sulla riscossione. Ancora dubbi invece sulla norma relativa ai certificati verdi che prevede l'abolizione dell'obbligo per il Gse (Gestore servizi energetici) di riacquistare i certificati verdi in eccesso sul mercato incentivando di fatto l'utilizzo di fonti rinnovabili. Nessuna modifica sul blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e le norme sul Tfr.