26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Inchiesta grandi eventi

Lunardi e Sepe: chiariremo presto ai PM

Il Cardinale: «Io sono sereno». L'ex ministro: «Voglio capire bene»

ROMA - Il Cardinale Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli , insieme all'ex ministro per le Infrastrutture Pietro Lunardi risultando da ieri indagato dalla Procura dei Perugia, nell'ambito delle inchieste sulle grandi opere. Le accuse sono di concorso in corruzione (Sepe) e in corruzione aggravata (Lunardi), con riferimento ad operazioni immobiliari condotte insieme alla cosiddetta 'cricca' al vertice dei Lavori Pubblici e della Protezione Civile.

In particolare, a Sepe vengono contestate alcune operazioni immobiliari di ristrutturazioni e lavori edilizi affidati all'imprenditore Anemone da Presidente della Congregazione Propaganda Fide fra il 2001 e il 2006, accusato per una serie di attività 'fantasma' sfruttate a Propaganda Fide quasi 2,5 milioni di euro.
Fra queste anche la famosa casa di via Giulia nella disponibilità di Guido Bertolaso. L'arcivescovo di Napoli, ostenta sicurezza: «Sono sereno. Molto tranquillo. E quanto prima parlerò: racconterò. Questo è certo», dice a la Repubblica.

Quanto a Lunardi, l'accusa è - sempre con riferimento all'attività edilizia di Anemone- di acquisto di immobili a prezzi svenduti in cambio di favori. «Non sapevo di essere sotto inchiesta per corruzione-dice l'ex ministro al Corriere della Sera- e ora voglio capire. Andrò al più presto dai giudici di Perugia e chiarirò tutto».