20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Ddl intercettazioni

«Repubblica», una pagina bianca per protesta

Sul campo bianco a parte il titolo solo un post-it giallo: «La legge-bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati»

ROMA - Repubblica sceglie oggi di uscire a tutta pagina bianca per protestare contro il ddl sulle intercettazioni ieri approvato in Senato con voto di fiducia (tornerà ora in Commissione alla Camera). Sul campo bianco a parte il titolo solo un post-it giallo: «La legge-bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati» (anche il sito internet del quotidiano apre su uno spazio bianco con il medesimo post it e il titolo dell'editoriale del direttore Ezio Mauro, «Il perché di una pagina bianca«).

Altri quotidiani protestano: sulla Stampa, lo spazio in taglio basso dedicato al quotidiano 'Buongiorno' di Massimo Gramellini è anch'esso bianco, con una nota in fondo a destra a cui si associa Riccardo Barenghi: «Buongiorno e Jena escono oggi in bianco per abituarsi a quando la legge sulle intercettazioni impedirà loro di affrontare gli argomenti che nutrono da sempre i corsivi di satira e di costume».
Il Manifesto al posto della foto centrale ha una grande vignetta di Vauro; sullo sfondo nero l'omino è strangolato da una enorme vignetta bianca. Sotto il titolo, «Senza parole».

L'eccezione de «Il Giornale» - La federazione nazionale dei giornalisti ha proclamato uno sciopero generale dell'informazione per la giornata del 9 luglio. Numerosi gli editoriali sui quotidiani che criticano la legge; fa eccezione sul Giornale Alessandro Sallusti ('Le cose non dette delle intercettazioni') per cui «qualsiasi regolamentazione anche se sacrosanta del nostro lavoro non ci mette certo di buonumore». Ma «Detto questo non ci uniamo alla gran cassa del colpo di Stato» ed elenca i cinque motivi per cui a suo parere la legge non costituisce nè un attentato alla democrazia nè un bavaglio alla libera informazione.