19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Camorra

Sequestro beni a Casalesi, anche ristorante di Napoli

Le proprietà sono riconducibili a fedelissimi di Giuseppe Setola

NAPOLI - Dalle prime ore della mattina, personale della Dia di Napoli e del Comando Provinciale dei carabinieri di Napoli e Caserta stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Dda, di alcuni beni riferibili a fiancheggiatori di Giuseppe Setola, capo della fazione stragista del clan dei Casalesi. Beni utilizzati dal gruppo camorristico che fa capo a lui come base logistica per efferati delitti e come rifugio per pericolosi latitanti. Sotto sequestro soprattutto strutture turistico-alberghiere della zona di Giugliano in Campania e di Napoli.

Nel corso dell'operazione 'Giullre', sequestrato anche l'intero patrimonio di una società che gestiva un ristorante nella zona di piazza dei Martiri, nel capoluogo campano, segnale evidente dell'ingerenza del clan dei Casalesi anche in rinomate zone della città. Tra gli indagati anche Loran John Perham e i fratelli Russo, il primo arrestato con Setola nel gennaio 2009 e risultato una delle persone di sua massima fiducia durante il periodo della sua latitanza.