Ddl intercettazioni
Caliendo: nessuna sanzione penale per gli Editori
Il Sottosegretario alla Giustizia: «Sanzione pecuniaria a seconda della gravità del reato»
ROMA - Nel ddl intercettazioni «non c'è nessuna sanzione penale» per gli editori. «Quello che ho letto sui giornali è sbagliato». Lo assicura il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, raggiunto al telefono. Per gli editori di giornali «c'è una sanzione pecuniaria che è correlata alla gravità del reato».
Resta invece il carcere di tre anni per il giornalista che pubblica intercettazioni delle quali è stata ordinata la distruzione ma secondo il Sottosegretario nessuno violerà quel divieto: «Mi auguro che di fronte a una notizia di cui sia stata disposta la distruzione o l'espunzione dal processo il giornalista non la utilizzi».
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