Federalismo, Calderoli: nessuna marcia indietro
Il Ministro delle Riforme rassicura: «C'era il timore di un eccesso di terrorismo da parte di Tremonti per far passare la manovra»
ROMA - «Sono sconvolto, chi parla di federalismo a rischio o è ignorante o in malafede. Per un mese hanno detto costava troppo, poi sono passati alla tesi del tesoretto messo da parte da Tremonti con questa manovra per finanziarlo, e negli ultimi quindici giorni, con Formigoni, hanno concluso che non ci sono soldi per farlo. Io sono il primo a riconoscere che l'intervento sulle Regioni è stato pesante, e penso anche che qualcosa si possa migliorare». Così' il ministro Roberto Calderoli in un'intervista a Repubblica.
COSTI STANDARD - «Formigoni e tutti questi signori si mettano d'accordo e prendano atto che questo anticipo di cui parlo non costa niente». Un esempio concreto? «Un pace maker costa 220 euro in Campania e 430 in Trentino. Sembra che a Napoli siano più virtuosi, ma poi si scopre che in quella Regione su otto pace maker acquistati solo uno viene impiantato, gli altri sette spariscono. Se fissiamo il costo standard a 250 euro, siamo sicuri che le Regioni virtuose risparmieranno, e le altre salteranno in aria: questo è il federalismo».
I «DOVERI» DI TREMONTI - Sul braccio di ferro nel governo e nella maggioranza sulle misure da prendere, Calderoli osserva che «Chi ha le responsabilità di gestire i numeri, perché fa il ministro dell'Economia, ha anche il dovere di farli condividere ai suoi compagni di squadra che magari non masticano alla perfezione la materia. Alla fine molti hanno capito quel che all'inizio non potevano capire. C'era il timore di un eccesso di terrorismo da parte di Tremonti, finalizzato a far passare la manovra».
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