19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
La legge contestata

Gli Usa: intercettazioni strumento essenziale

Il sottosegretario al Dipartimento di Giustizia americano: «Non vorremmo mai che fosse impedito l'ottimo lavoro dei Magistrati»

ROMA - Gli Usa auspicano che le nuove norme in discussione in Italia sulle intercettazioni non compromettano «l'ottimo lavoro» che fino ad oggi hanno saputo svolgere i magistrati italiani. Ne è convinta l'amministrazione Usa di Barak Obama, secondo la quale le intercettazioni sono «essenziali per le indagini».

Ad affrontare oggi il problema è stato il sottosegretario al Dipartimento penale statunitense, Lanny A. Breuer, nel corso di una conferenza stampa all'ambasciata americana a Roma. «Quello che non vorremmo mai è che succeda qualcosa che impedisca ai magistrati italiani di continuare a fare l'ottimo lavoro svolto finora», ha spiegato il funzionario americano. «Avete ottimi magistrati e ottimi investigatori. La legislazione finora in vigore in Italia è stata molto efficace», ha concluso Breuer.

MONTEZEMOLO - «Condivido la linea degli editori, e ho visto anche come un editore importante e innovativo come quello di Sky, segnalino un'anomalia rispetto ad altri paesi europei. Quindi credo che ci sia la necessità di parlare e, da un lato, tutelare la privacy poiché la pratica delle intercettazioni non è più accettabile nei confronti dei singoli cittadini, e dall'altra però utilizzare lo strumento fondamentale in tante indagini e processi» ha detto il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, interpellato dai giornalisti in merito proprio al ddl intercettazioni, a margine delle celebrazioni per gli 80 anni della Pininfarina. «Spero che con un po' di buona volontà, mettendosi intorno ad un tavolo - ha aggiunto Montezemolo - si possa trovare una soluzione che vada bene anche agli editori».

FIEG - «Queste sanzioni non hanno vera giustificazione, se non quella di esercitare pressione sugli editori che in molti casi rischiano la stessa sopravvivenza. Si tratta di un ulteriore intervento penalizzante per la categoria, già duramente colpita dalle recenti iniziative normative. La Fieg insiste per la loro eliminazione» gli fa eco il presidente della Fieg Carlo Malinconico.