28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Cronaca

Il serial killer di Roma non è in condizione di nuocere

Sul caso indaga la «cold case». Gli investigatori: «La minaccia è già stata 'disinnescata'»

ROMA - Nessun pericolo per la comunità, nessun allarme sociale nè «panico giustificato» per il cosiddetto «serial killer invisibile» , che avrebbe ucciso almeno dieci persone, tutte anziane, nell'arco di dieci mesi nell'hinterland romano. Sul caso indaga la squadra 'cold case' della terza sezione omicidi della questura di Roma.

MINACCIATA «DISINNESCATA» - Fonti investigative assicurano che sono adottati tutti gli accorgimenti necessari per mettere il presunto 'serial killer' in condizione di non nuocere e perchè non si verifichino più episodi delittuosi. La 'minaccia', insomma, è già disinnescata, precisano gli investigatori.
Come ampiamente rivelato ieri in un servizio esclusivo da Apcom, la squadra 'cold case - delitti irrisolti' della questura di Roma sta lavorando sul caso di un assassino seriale 'invisibile' scoperto indagando su una serie di morti archiviate come naturali, per arresto cardiaco, ma sospettosamente simili per luogo, dinamica, tipo di vittime, ovvero anziani. Gli investigatori avrebbero identificato così il serial killer ritenuto responsabile di almeno dieci omicidi in 10 mesi nell'hinterland romano. Al momento, a quanto si apprende, non sarebbe stata presentata alcuna informativa specifica ai magistrati della procura di Roma in merito alla vicenda. Quattro investigatori, nell'ambito della terza sezione omicidi, lavorano infatti 24 ore su 24 ai fascicoli classificati irrisolti, omicidi e scomparse archiviati senza colpevole: al momento sono circa 30 i delitti insoluti dal 1997 al 2007.