Calderoli: tagli a Parlamento, Authority e manager pubblici
Il Ministro leghista torna alla carica: «Comincino a pagare le cicale e chi ha preso troppo»
ROMA - Il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, assicura che la manovra del governo sarà «equa» perché «non si può chiedere sempre agli stessi. Bisogna che cominci a pagare chi non ha mai dato o chi ha preso troppo. Le cicale, anzi le cicalone».
IL «MIRINO» DEL MINISTRO - Il leghista, spiega in una intervista alla Stampa, che si riferisce a parlamentari, manager pubblici, Authority: «C'è tutto un mondo di persone che grida vendetta a Dio, per quanto guadagnano a spese nostre. I capoccioni vari, manager pubblici, presidenti delle authority... Gente che prende il doppio del presidente del Consiglio. Nessuno li ha mai messi nel mirino. Poi una valutazione bisognerà pur farla anche rispetto al Parlamento. Prendiamo la Camera - osserva Calderoli - ha un bilancio di quasi un miliardo. I parlamentari pesano il 16 per cento. Il personale invece sfiora il 53 per cento, mi capisce? Bisogna fare dei ragionamenti anche con loro. Perché altrimenti tocca infilare le mani nelle tasche dei cittadini».
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