13 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Politica

Pd, partita aperta sul candidato premier

Confermate le primarie. Veltroni non esclude la corsa. Per lo statuto del partito tocca a Bersani

ROMA - Alla fine il vero scontro è stato rimandato, come del resto era prevedibile. Il Pd conferma le primarie per i candidati sindaci, per presidenti di Provincia e di Regione e non tocca, per ora, la vera questione cui in realtà guardano tutti: il meccanismo per scegliere il prossimo candidato premier. Che la vera posta in gioco sia quella lo si capisce da diversi commenti che circolano in questi giorni in casa democratica, a cominciare dalle parole pronunciate ieri sera dallo stesso Walter Veltroni («Vedremo«).

La minoranza, però, ha incassato un principio che potrà far valere al momento opportuno: alle primarie di coalizione non ci sarà il candidato ufficiale del Pd, ma potranno esserci anche due o tre democratici in corsa.
Per carità, nessuno ha sollevato la questione per ora, ma è evidente le schermaglie andate in scena in questi giorni sembrano un'anteprima di quello che accadrà quando si entrerà nel vivo della partita della leadership del centrosinistra. «Il tema della premiership per ora non è all'ordine del giorno e quell'articolo non è stato discusso - ha spiegato il franceschiniano Gero Grassi - ma non è detto che tra sei mesi o un anno non lo sarà e allora io seguirò lo stesso principio che ho seguito questa volta». E a Cortona, sabato scorso Gentiloni aveva avvertito: «Non ci impicchiamo sull'automatismo del nostro statuto. Io dico semplicemente che quando prima delle elezioni politiche devono esserci primarie per la scelta della leadership, deve esserci anche contendibilità della leadership del Pd».

Il fatto è che al momento, con lo statuto vigente, il naturale candidato alla presidenza del Consiglio del Pd dovrebbe essere Pier Luigi Bersani. Una norma della 'costituzione' del partito, scritta quando 'regnava' Walter Veltroni, lo prevede esplicitamente: il Pd propone il proprio segretario come candidato premier, e se dovessero esserci primarie di coalizione il candidato dei democratici sarebbe sempre il segretario. Per la premiership, insomma, non c'è ancora la possibilità di correre con più candidati democratici.