25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Editoriale

Fini risponde a Fede ricevendo Saviano

Il Presidente della Camera difende l’autore di Gomorra, ma incontra anche Verdini e Letta

Ogni giorno di più si capisce che cosa intenda Gianfranco Fini quando dice che vuole restare fedele al governo, ma anche alle sue idee.
Dopo la tirata su Rete4 di Emilio Fede sui presunti privilegi di cui godrebbe l’autore di Gomorra, oggi il Presidente della Camera ha ricevuto Roberto Saviano.
Il faccia a faccia è durato circa 45 minuti, tanto per dimostrare che non si è trattato di un semplice scambio di cortesia, ma di un dialogo in cui i due si debbono essere scambiati opinioni e giudizi.

E’ inevitabile vedere in questo incontro una risposta di Gianfranco Fini alle affermazioni di Emilio Fede che domenica scorsa, parlando della partecipazione di Sabina Guzzanti al Festival di Cannes è poi passato all’argomento Saviano dicendo «che non se ne può più» della sua presenza mediatica.
«Non è lui che ha scoperto la camorra, non è lui che l'ha denunciata, ci sono magistrati che sono morti mentre lui è superprotetto» ha continuato Fede nel suo attacco allo scrittore, reo a suo dire di troppo clamore e di una visibilità eccessiva rispetto ai suoi meriti.
Oggi la replica indiretta di Gianfranco Fini

Contemporaneamente il cofondatore del Pdl continua con la sua strategia di lotta e di governo.
Per la giornata di oggi è anche previsto un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il coordinatore del Pdl Denis Verdini.
I due esponenti vicini al Cavaliere hanno vestito nelle ultime settimane i panni dei mediatori con il Presidente della Camera. La riunione, a meno di cambiamenti di programma dell«ultimo minuto, dovrebbe tenersi alla Camera nel tardo pomeriggio prima di sera.

Di certo, dopo la direzione nazionale il passo sarebbe significativo: dopo settimane di scontri e polemiche senza sosta, infatti, si tratterebbe del primo passo per ricostituire un canale di dialogo fra Berlusconi e Fini.

Occhi puntati soprattutto sul partito, visto che Fini aveva più volte sollecitato un cambio di passo del Popolo della libertà. Nel Pdl, d«altra parte, si discute da mesi sull«organigramma, tema non certo estraneo allo scontro fra berlusconiani e finiani.