Bertolaso: ho pagato Anemone per lavori a casa mia
Il capo della Protezione Civile: «Mai avuto soldi da lui. Non ci sono ragioni di ricattabilità»
ROMA - I rapporti tra il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e l'imprenditore Diego Anemone «sono stati sempre trasparenti e onesti». Non ci sono ragioni di ricattabilità», anzi non solo «non ho mai avuto dei soldi da Anemone, io ho dato dei soldi ad Anemone per alcuni lavori fatti a casa mia nel 2006, in tempi non sospetti». E' quanto ha detto Bertolaso nella conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi sulla vicenda giudiziaria degli appalti alla Maddalena che lo vede coinvolto.
PERSONA PER BENE - Bertolaso ha spiegato di conoscere gli Anemone dal 1999, all'epoca della sua conoscenza con il padre, «persona per bene», e ha sottolineato che i rapporti con Anemone figlio sono sempre stati «trasparenti e onesti. Non ci sono ragioni di ricattabilità». «Anemone - ha sottolineato - non mi ha mai dato dei soldi. Non ho mai avuto dei soldi da lui. Io ho dato i soldi ad Anemone nel 2006 per lavori fatti nella mia casa, intestata a mia moglie, nel 29 settembre 2006, in tempi non sospetti. Ho versato 20mila euro con un assegno», ha spiegato, elencando anche il numero identificativo dell'assegno con il quale ha pagato i lavori a tapparelle e armadi fatti dall'impresa di Anemone.