6 maggio 2024
Aggiornato 02:31
Sicurezza stradale

Soppresso emendamento pro-auto blu

Gallo: «Rinviata al Governo l'istituzione patente servizio autisti»

ROMA - Gli autisti delle auto blu per ora non avranno un trattamento particolare in caso di infrazioni. E' stato soppresso l'emendamento al ddl sul nuovo codice della strada che indicava la necessità di non sottrarre punti dalla patente personale degli autisti colti in infrazione alla guida delle vetture istituzionali.

Un ordine del giorno, approvato in commissione Lavori pubblici del Senato, rinvia la materia al Governo, come spiega in una nota il promotore del discusso emendamento, il senatore del Pdl Cosimo Gallo: «Con l'approvazione in commissione dell'ordine del giorno che ho presentato, sarà il Governo a decidere in merito alla possibilità di prevedere un'apposita patente di servizio agli autisti degli organi istituzionali, sulla quale a seguito di violazioni saranno possibili decurtazioni» «In questo modo - spiega Gallo - è stato recepito il mio emendamento, che puntava ad evitare che sulle patenti personali degli autisti degli organi istituzionali gravassero le violazioni commesse alla guida di tali veicoli e nell'esercizio dell'attività professionale. Si tratta di una decisione che vuole tutelare la professionalità di una categoria di lavoratori e che peraltro è analoga a quella già in vigore per i conducenti di taxi o di noleggio con conducente, per gli addetti ad attività di autotrasporto professionale per cose o persone e per coloro che guidano scuola bus».

«Purtroppo, dalla rassegna stampa degli ultimi giorni è emersa - sostiene l'esponente del centrodestra - una chiave di lettura distorta dell'emendamento e le finalità di tutela dei suddetti lavoratori sono state fraintese e tradotte in chiave di 'privilegio'. Il clima che si è creato, gli interrogativi che ne sono scaturiti e gli ulteriori necessari approfondimenti, contrastanti con l'esigenza di approvare con rapidità in sede redigente il disegno di legge recante modifiche al codice della strada, ormai non più procrastinabile, sono state tali da indurmi, per senso di responsabilità, a trasformare l'emendamento in ordine del giorno. Rinviando ad altra sede e ad un momento successivo - conclude Gallo - la definitiva disciplina della questione in esame».