5 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Cronaca | Milano

«Su Tadini diffuse notizie erronee e diffamatorie»

Il Legale Claudia Michela: «Non ha risposto al gip perchè si era sentito male nella notte»

MILANO - Nella vicenda che vede coinvolto il gallerista Francesco Tadini «sono state diffuse notizie erronee e diffamatorie». Lo sostiene il legale di Tadini, Claudia Michela, in una nota.

Francesco Tadini, figlio del pittore Emilio Tadini, è stato arrestato giovedì scorso a Milano con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico e di avere avuto rapporti sessuali con una 15nne. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio del gip venerdì «perchè - spiega il suo legale - si era sentito male durante la notte e non era in condizioni di sostenerlo» ed è accusato di aver avuto rapporti sessuali «con una prostituta di età compresa tra i 14 e i 16 anni, una fascia d'età che non rientra in quella della pedofilia».

Il legale puntualizza anche che il fatto che il suo cliente non abbia risposto al gip «non pregiudica ovviamente la facoltà e la volontà di collaborare, in un momento successivo, con la magistratura». Su quanto accaduto, spiega, «sono state diffuse notizie erronee e diffamatorie» e «vista la delicatezza dei reati ipotizzati la descrizione con dovizie di particolari, oltre che lesiva, la si ritiene di taglio scandalistico. Pertanto è inconcepibile la pubblicazione di nome e cognome dell'indagato, di fotografie sue e della sua famiglia e di informazioni circa la sua vita privata e la sua attività professionale». «La difesa di Francesco Tadini si riserva pertanto - conclude la nota - la facoltà di adire alle vie legali per la tutela degli interessi dell'indagato, dei suoi famigliari e dello Spazio Tadini».