16 ottobre 2024
Aggiornato 03:00
E' il 20mo dall' inizio anno

Carceri, nuovo suicidio a Teramo

Si è ucciso Gianluca Protino, 34enne originario di San Nicandro Garganico (Fg). Tre i casi sospetti nel 2010

TERAMO - Nuovo caso di suicidio in carcere: è il ventesimo dall'inizio dell'anno. Nel carcere di Teramo questa mattina si è ucciso Gianluca Protino, 34enne originario di San Nicandro Garganico (Fg) e detenuto nella Sezione di Alta Sicurezza dell'istituto peligno. Lo riferisce l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere.

Protino era in carcere dal gennaio 2009, quando fu arrestato dai Carabinieri poiché trovato in possesso di 100 grammi di cocaina. Inizialmente assegnato al carcere di Lucera (Fg) era poi stato trasferito all'Alta Sicurezza di Teramo in seguito al suo coinvolgimento in un'inchiesta sulla criminalità organizzata (l'operazione «Remake«) che portò all'arresto del «boss» Gennaro Giovanditto e di altre 14 persone, tutte ritenute responsabili di traffico di stupefacenti.

Dall'inizio dell'anno salgono così a 17 i detenuti che si sono impiccati nelle carceri italiane, mentre altri 3 si sono sicuramente suicidati utilizzando il gas del fornello da camping in uso ai detenuti. In ulteriori 3 casi - secondo l'Osservatorio - non è possibile attribuire con certezza la morte ad un'intenzione suicida (probabilmente l'intenzione era di «sballarsi» inalando del gas e la morte è stata accidentale).

Nel carcere di Teramo, che ha una capienza di 231 detenuti, oggi ce ne sono circa 400, il 25% dei quali stranieri. Negli ultimi 5 anni vi sono morti 8 detenuti, di cui 5 per suicidio (vedi tabella 3). Ma il caso che ha suscitato maggiore scalpore è stato quello di Uzoma Emeka, 32enne nigeriano morto lo scorso 17 dicembre a causa di un tumore al cervello che nessuno gli aveva diagnosticato. L'uomo era stato testimone di un (presunto) pestaggio e indicato come «il negro che ha visto tutto» in una registrazione audio, effettuata con ogni probabilità da un agente e poi diffusa all'esterno. Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta, che per ora ha portato al rinvio a giudizio di un detenuto (la presenta vittima del pestaggio) con l'accusa di avere aggredito gli agenti.