Pdl, coordinatori preparano documento: no a correnti
«Dissenso su singoli temi, non per posizioni precostituite»
ROMA - Dissenso legittimo, ma di volta in volta sui singoli temi, non in base a «posizioni cristallizzate e precostituite». Sostanzialmente, no alle correnti interne. Dovrebbe essere questo il nuovo passaggio del documento che i coordinatori del Pdl stanno predisponendo per portarlo al voto nella Direzione del partito. Passaggio che i finiani sarebbero pronti a condividere: «Non vogliamo fare una corrente».
Dovrebbero essere poi confermati i passaggi già noti, ovvero il principio di lealtà al partito e il vincolo di maggioranza e l'indicazione delle priorità dell'azione di Governo con l'attuazione del programma elettorale. Punti anche questi su cui i finiani non avrebbero nulla da obiettare. In ogni caso, anche se il documento dei coordinatori si rivelasse più duro, i finiani non hanno intenzione di presentare un proprio documento: «Se ci trovassimo scritto che Fini deve lasciare la Presidenza della Camera non lo voteremmo, ma comunque non presenteremmo un nostro testo. Non serve formalizzare niente, quello che volevamo emergesse è già emerso».
- 05/11/2010 Berlusconi: un patto con Fli. La replica: «Deludente e tardivo»
- 04/11/2010 Bocchino: se Berlusconi mostra i muscoli è crisi
- 22/04/2010 Fini: non accetto il centralismo carismatico
- 22/04/2010 Berlusconi snobba Fini