Sgarbi: chiederò l'annullamento del voto nel Lazio

ROMA - Vittorio Sgarbi chiederà l'annullamento delle elezioni regionali del Lazio, a meno che il Pdl non riconosca ai rappresentanti della sua lista un «risarcimento». Lo ha annunciato all'Apcom lo stesso Sgarbi, commentando la soppressione del decreto salvaliste. Su quel provvedimento, infatti, si basava la decisione della Regione Lazio di respingere la sua richiesta di rinviare il voto.

Ora che il decreto è soppresso il sindaco di sindaco di Salemi ha il diritto di chiedere l'annullamento delle elezioni. A meno di un nuovo provvedimento ad hoc del Governo.
Di fronte al Tar si devono ancora tenere due udienze legate alla lista Rete liberal-Sgarbi: il 6 e il 9 maggio. La prima è legata all'ammissione della lista alle elezioni, nella quale i giudici confermeranno probabilmente la scelta di farla accedere al voto; la seconda riguarda invece proprio l'istanza di rinvio delle elezioni. Decaduto il decreto, il Tar non potrà che dare ragione ai ricorrenti. A meno che loro non facciano un passo indietro.

«Adesso - spiega Sgarbi - chiederò di rifare le elezioni. Ho avuto due danni. In primo luogo non ho potuto fare la campagna elettorale. Non ho fatto una trasmissione televisiva, né ho avuto il tempo per i comizi di piazza. In secondo luogo, è stato applicato contro di me un decreto che lo stesso Montino (vicepresidente della Regione Lazio, ndr) considerava illegittimo. Ora la Polverini - prosegue - ha due possibilità: o si torna a votare, con vantaggio anche di tutte quelle liste del centrodestra che non sono state ammesse, oppure il Pdl può riconoscerci un 'risarcimento'. Non devo necessariamente diventare io assessore, ma non è corretto comportarsi così, che appena vince uno neanche saluta e va via».