Resto ferito nel conflitto a fuoco
Suicida l'agente della Polfer che partecipò a cattura Lioce
Si è sparato nella sua casa di Nettuno, ignote le cause
NETTUNO - Bruno Fortunato, l'agente della Polfer che il 2 marzo del 2003 restò ferito nel conflitto a fuoco sul treno Roma-Arezzo, nel corso del quale morirono il sovrintendente di polizia Emanuele Petri, il brigatista Mario Galesi e fu catturata Nadia Desdemona Lioce, si è suicidato la notte scorsa, poco prima della mezzanotte, nella sua abitazione di Nettuno. Fortunato, 62 anni, in pensione, a quanto si apprende, si è ucciso con una pistola di cui era in possesso. Sulla vicenda indaga il commissariato di Anzio-Nettuno. Al momento sono ancora sconosciute le motivazioni del gesto.