Respinta dal Tar la richiesta di rinvio elezioni nel Lazio
L'ordinanza della II sezione ha dato torto a Sgarbi, riammesso il 18 marzo, ma anche ad altre 4 liste
ROMA - Il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino aveva il pieno diritto di convocare le elezioni regionali, sostituendosi al presidente dimissionario Piero Marrazzo. È quanto ha stabilito il Tar, nelle ordinanze con le quali respinge i ricorsi avanzati da alcune liste per chiedere il rinvio delle elezioni. «Per quanto risulta - scrivono i giudici nell'ordinanza che respinge in particolare il ricorso avanzato dalla lista 'Liberali e riformatori' - sussistono i presupposti della sostituzione vicaria del presidente della Regione. La convocazione dei comizi elettorali è avvenuta correttamente».
LA DECISIONE - A chi invece chiedeva l'ammissione della propria lista sulla base del fatto che la Regione non aveva reso noto che sarebbe bastata la metà delle firme, grazie allo scioglimento anticipato del consiglio regionale, il Tar ha risposto dicendo sostanzialmente che era responsabilità dei rappresentanti di lista informarsi correttamente: «I ricorrenti - dicono i magistrati - avrebbero dovuto attenersi alle disposizioni di legge senza fermarsi alle indicazioni della Regione, che non hanno valore procedimentale». Lo stesso documento predisposto dall'ente locale, sottolineano poi le toghe, conteneva un riferimento al manuale predisposto dal Viminale, il quale indicava correttamente il numero delle firme necessarie. In ogni caso, prosegue il Tar, anche l'accoglimento dei ricorsi e il conseguente rinvio del voto non consentirebbero comunque di ammettere liste che non sono mai state presentate.
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