Rutelli: le elezioni decreteranno la fine del bipolarismo
Il leader dell'API alla stampa: «Una nuova aggregazione deve provare a cucire qualcosa di diverso»
ROMA - «Le prossime elezioni decreteranno la crisi irreversibile di questo bipolarismo». Il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, intervistato dalla Stampa, non ha dubbi: «Il paese non riesce a uscire dalla paralisi della contrapposizione. Le urne detteranno le condizioni perché una nuova aggregazione provi a cucire una prospettiva politica diversa».
Rutelli è convinto che alle elezioni regionali «ci sarà uno spostamento a destra della coalizione. E con la vittoria annunciata della Lega, dal quartetto iniziale Berlusconi-Bossi-Casini-Fini si passerà al Bossi-Berlusconi. E l'Italia arriverà alla celebrazione dell'Unità divisa come non mai: se sarà la Lega a stravincere, prevedo un patto di potere Bossi-Berlusconi. Un incrocio sciagurato di devolution e presidenzialismo». Invece secondo Rutelli sarebbe necessario «rafforzare sia il governo che il Parlamento e soprattutto le amministrazioni pubbliche».
Con Alleanza per l'Italia, fa sapere l'ex leader della Margherita, «voglio far crescere una nuova leva di politici che oggi non ci sono. Il guaio è che sia da una parte che dall'altra siamo tutti post qualcosa. E la responsabilità di noi cinquantenni è quella di far uscire l'Italia dall'impazzimento di questo sistema». Ma su un sodalizio con Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini si limita a dire: «Con Fini ci sentiamo per ragioni istituzionali, con Casini perché condividiamo la volontà di costruire un'alternativa». Quindi annuncia: «Ad aprile partirà una realtà nuova e sarà un soggetto politico molto più vasto».
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