Berlusconi: violata la democrazia, ora la riforma giustizia
Il premier: «La Sinistra esercita la sovranità con i Giudici della Consulta»
TORINO - «Nei prossimi tre anni di lavoro faremo per prima cosa una grande riforma della giustizia perchè dobbiamo uscire da questa situazione di democrazia ferita e violata». Il premier Silvio Berlusconi è tornato sui temi della giustizia e delle elezioni regionali nel corso del suo intervento al Lingotto di Torino «Pensate al sovvertimento di quello che è la sovranità popolare. Appartiene al popolo, che va alle elezioni con cui si trasferisce la loro sovranità», ha aggiunto il premier. «I parlamentari poi votano le leggi - ha proseguito - che ricevono anche la firma del Capo dello stato. Quindi dovrebbero essere valide. Nemmeno per sogno. Se a questa sinistra dei giudici le leggi non vanno bene, mandano la legge alla Corte costituzionale, che ha 11 giudici di sinistra e 4 di centrodestra, e ottengono che la Corte abroghi la legge fatta dal Parlamento». «Di conseguenza - ha concluso Berlusconi - la sovranità nei fatti appartiene ai giudici di sinistra e non al Parlamento e questo è grave».
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