Il Garante della privacy: istruttoria sulle telefonate elettorali
Dopo le lamentele degli utenti e gli esposti delle associazioni dei consumatori
ROMA - Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un'istruttoria sul «rispetto delle regole che sovrintendono al corretto uso dei dati personali degli elettori da parte di partiti e candidati in vista delle prossime elezioni regionali». La decisione è stata presa, spiega una nota, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute da parte di cittadini, che «lamentano di aver ricevuto telefonate di propaganda elettorale senza il loro consenso», e di esposti presentati anche da associazioni di consumatori.
LA REGOLA - Le regole fissate dal Garante con il provvedimento generale del 2005 e di recente confermate con il provvedimento dell'11 febbraio (G.U. del 22 febbraio, n.43) prevedono che per effettuare telefonate a scopo elettorale, specie se preregistrate, o inviare sms e mms sia necessario aver prima acquisito il consenso degli interessati. Per quanto riguarda in particolare i dati degli abbonati presenti negli elenchi telefonici, essi sono utilizzabili esclusivamente se accanto al nome e all'indirizzo dell'abbonato figurano il simbolo (la cornetta, ndr.) che attesta la disponibilità a ricevere telefonate.
CODACONS: «VIOLATA LA LEGGE» - Una campagna elettorale non solo senza esclusione di colpi, ma addirittura illegale. E’ quello che risulta dalle segnalazioni di privati cittadini che non solo hanno ricevuto illegali telefonate di propaganda elettorale preregistrate da parte di candidati alle prossime elezioni regionali, ma che addirittura si sono sentiti interrompere la comunicazione telefonica privata in corso.
Per il Codacons si tratta non solo una palese violazione della legge sulla privacy ma di una condotta che può arrivare a configurare profili penalmente rilevanti, come la violazione dell’art. 610 del codice penale sulla violenza privata, visto che il soggetto passivo, ossia il consumatore, in queste circostanze perde la capacità di determinarsi e di agire secondo la propria volontà.
Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all'Autorità Garante per la privacy ed invita tutti i cittadini a cui sono state interrotte telefonate in corso, a presentare denuncia alle forze dell’ordine.p>
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