29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Par condicio

Il Cda Rai conferma: niente talk show

Rimane la sospensione decisa: 5 voti a favore e 4 contrari. Masi invitato a rivolgersi alla Commissione di vigilanza per studiare alternative

ROMA - Il Consiglio di amministrazione della Rai non «libera» i talk show politici. A maggioranza, l'organo di governo della tv pubblica ha approvato una delibera che conferma quella del 1° marzo che sospendeva Annozero, Porta a Porta, Ballarò e Ultima parola, ma dà mandato al direttore generale Mauro Masi di rappresentare alla commissione parlamentare di Vigilanza la situazione creatasi in seguito alla bocciatura del regolamento dell'Agcom per le tv private (che ricalcava la decisione della Rai bloccando i talk show politici per tutta la durata della campagna elettorale) e per acquisire le «valutazioni» dell'organismo parlamentare. La delibera, secondo quanto si apprende da fonti Rai, ha avuto cinque voti a favore e quattro contrari.

Questo il comunicato ufficiale del Cd Rai: «Alla luce delle ordinanze del Tar in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza - si legge nella nota - la delibera con la quale ha dato mandato al Direttore Generale di acquisire al più presto dalla Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi».

I consiglieri di amministrazione del centrosinistra hanno diffuso a loro volta una dichiarazione sulla decisione della maggioranza del Cda: «Esprimiamo il nostro voto contrario - dicono Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten - perché si tratta di una decisione dilatoria che non sana la forzatura di interpretazione del regolamento compiuta quando a maggioranza fu decisa la sospensione di quattro trasmissioni di approfondimento».

L'ordinanza del Tar sulla delibera dell'Agcom e l'invito della stessa Autorità di Garanzia a riconsiderare la delibera assunta dal Cda avrebbero dovuto indurre la Rai - osservano i tre rappresentanti di minoranza - a ricollocare in palinsesto da subito gli approfondimenti informativi. Siamo tra l'altro convinti che la conferma della sospensione rende concreto il rischio per l'Azienda di sanzioni».