18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Un sabato insolitamente romano per il Premier

Berlusconi attacca il Pd: deludente, insegue solo l'Idv

«Napolitano corretto, lo difendono quando gli conviene. La campagna elettorale è solo all'inizio»

ROMA - Un sabato insolitamente romano. Con un intermezzo da presidente del Milan: all'ora di pranzo Silvio Berlusconi è andato infatti con Adriano Galliani all'Hotel Villa Pamphili per pranzare con i giocatori del Milan che stasera affronterà la Roma all'Olimpico. Per il resto il presidente del Consiglio se n'è stato a palazzo Grazioli, senza fare incontri ufficiali.

A pochi metri di distanza la sinistra e il Popolo viola manifestavano contro il decreto, varato ieri dal governo e controfirmato da Napolitano, che «interpreta» la normativa per la presentazione delle liste di fatto creando ampi margini per la riammissione del listino di Formigoni (il Tar oggi ha accolto la sospensiva) e della lista Pdl di Roma. Con Di Pietro che parla di golpe e si spinge a ventilare una richiesta di impeachment per il capo dello Stato, e il Pd che annuncia una manifestazione di piazza con tutto il centrosinistra per sabato prossimo.

«NAPOLITANO CORRETTO» - Silvio Berlusconi, intercettato dai cronisti dopo l'incontro con i rossoneri, dimostra di non aver voglia di rispondere alle domande. Una scelta precisa, quella di tenere bassi i toni. Il premier, che con Napolitano ha un rapporto da tempo fatto di alti e bassi come ha dimostrato lo scontro avuto nel faccia a faccia di giovedì sera, con chi gli ha parlato si è detto convinto che in questo caso il capo dello Stato abbia dimostrato grande correttezza e un comportamento davvero 'super partes'. E' soprattutto contro il Pd che il Cavaliere punta il dito, dicendosi «deluso» per l'ennesima volta dal partito di Pier Luigi Bersani che «sa soltanto dire no e inseguire Di Pietro».

Berlusconi si sarebbe detto convinto che questa scelta dei democratici si ritorcerà contro di loro in campagna elettorale perché - la maggioranza avrà buon gioco a sottolineare come sappiano difendere le istituzioni e il capo dello Stato solo quando non va contro i loro interessi. Una campagna elettorale che, tuttavia, è appena agli inizi per il premier che domani si collegherà telefonicamente con una manifestazione a sostegno della candidatura di Caldoro in Campania.