19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Inchieste G8

Di Girolamo: annientato per una foto, ma quella sera ne feci 250

«Non solo con quel signore, anche col parroco»

ROMA - «Ho visto una serie di fotografie sui giornali che mi ritraggono con un signore che dicono sia un mafioso e che a me era stato presentato come un ristoratore»: lo ha detto, parlando a braccio nell'aula del Senato che deve votare le dimissioni, il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo.
«In campagna elettorale - ha aggiunto - si fanno centinaia di foto, quella sera, davanti a quella torta ho fatto 250 fotografie, dopo quel signore (che è stato identificato come il boss Franco Pugliese, ndr) anche con il parroco». Poi rivolgendosi ai colleghi del Senato ha concluso: «Credo che voi come me non abbiate mai chiesto i documenti alle persone con cui avete fatto foto, per queste foto è stata annientata la mia vita professionale e politica».