19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il caso

Di Girolamo: pronto a dimettermi ma non sono mostro

Il Senatore: «Parlerò con i Giudici e spiegherò per filo e per segno»

ROMA - «Le dimissioni anticipate, forse lunedì, sono una delle ipotesi cui penso. Non la sola. Devo riflettere e valutare bene, naturalmente nella prospettiva di piena collaborazione»: così il senatore Nicola di Girolamo (Pdl), al centro di un'inchiesta sul riciclaggio, in un'intervista a Repubblica.

«Parlerò con i giudici e spiegherò per filo e per segno», spiega il parlamentare di maggioranza eletto nei collegi esteri. «Io non fuggo, non ho alcuna intenzione di sottrarmi alle mie responsabilità, alle domande e ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria».

«Pagherò le mie colpe. Agli italiani dico che l'avvocato Nicola Di Girolamo non è quello conosciuto in queste ore», afferma ancora Di Girolamo. «Ho responsabilità ma ho fiducia che presto o tardi la logica conduca chi mi deve giudicare a ridurre il peso delle accuse. Quest'ombra che adesso appare totale, nerissima si schiarirà. Non sempre è detto che basta mettere in fila le cose cattive per trasformare una persona magari ingenua in un malavitoso incallito», afferma. «Non sono un mostro, il male assoluto».