18 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Operazione antimafia

Riciclaggio, pioggia di arresti Il gip: «Una frode colossale»

I magistrati: «Responsabili i vertici del gruppo. Fondi neri per enormi valori Fastweb e Telecom Italia Sparkle»

ROMA - «La realizzazione di ingenti crediti fiscali era solo una delle condotte delittuose ideate da amministratori di Fastweb e Telecom Italia Sparkle, e forse il lato meno significativo dell' intera operazione delittuosa». L'obiettivo principale era creare «ingenti poste passive di bilancio dovute alle apparenti uscite di centinaia di milioni di euro in favore delle società «cartiere». Le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare l'Iva in favore delle «cartiere» consentivano a Fastweb e Telecom Italia Sparkle di realizzare fondi neri per enormi valori». E' questo il ragionamento del gip del tribunale di Roma, Aldo Morgigni, in un passaggio della maxi ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 56 persone e che consta di oltre 1600 pagine.

FRODE COLOSSALE - A parere del giudice quella che è stata posta in essere, attraverso i conti estero su estero, è una «una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale». I soldi sottratti al fisco per il magistrato dimostrano «l'eccezionale entità del danno arrecato allo Stato, la sistematicità delle condotte la loro protrazione negli anni e la qualità di primari operatori di borsa e mercato di Fastweb e Telecom Italia Sparkle». In tutto questo «le modalità sconcertanti attraverso le quali gli amministratori di diritto e di fatto ed i dirigenti della Fastweb e della Telecom Italia Sparkle hanno realizzato una fitta rete di relazioni con appartenenti alla criminalità organizzata e ad associazioni di tipo mafioso e prestanome stranieri al fine di frodare centinaia di milioni di euro al fisco».

ARRESTI E INDAGATI - Nella vicenda sono coinvolti alcuni dei protagonisti nel campo delle telecomunicazioni. Per Silvio Scaglia, ex amministratore delegato e fondatore di Fastweb, è stato emesso mandato di arresto, ma al momento ricercato all'estero. Scaglia ha dato mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda. Arresto anche per Stefano Mazzitelli, ex amministratore delegato della Telecom Italia Sparkle; per Nicola Di Girolamo, senatore del Pdl eletto nella circoscrizione estera Europa; e per un ufficiale della Guardia di finanza, Luca Berriola, attualmente in servizio al Comando di tutela finanza pubblica. Risultano poi indagati Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb a partire dal primo novembre 2004 e Riccardo Ruggiero, all'epoca dei fatti presidente di Telecom Italia Sparkle. Complessivamente il gip di Roma ha disposto 56 arresti.