26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Rivolta a Via Padova

Egiziano ucciso, ore di tensione a Milano

Aveva 19 anni. Zona via Padova presidiata dalle forze dell'ordine

MILANO - Milano in zona via Padova ha passato ore di forte tensione questa notte, dopo la morte di un diciannovenne egiziano e la decisione di un centinaio di immigrati nordafricani di farsi giustizia da sé contro i sudamericani. In serata, gruppi di nordafricani si sono disseminati nel quartiere e diversi esercizi commerciali fra via Padova e via Leoncavallo, tutti di proprietà di sudamericani, sono stati assaliti; fra questi un ristorante peruviano. A via Padova e zone limitrofe diverse automobili sono state sfasciate a colpi di spranga. La zona in questa scena di guerriglia urbana era presidiata da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa.

Secondo fonti della Questura il ragazzo egiziano, nato nel 1990, è stato ucciso da un sudamericano con una profonda ferita di arma da taglio al torace ieri pomeriggio alle 17.40. Un altro giovane ferito a un braccio da un coltello, di origine ivoriana, è stato medicato e dimesso.

Agenti in tenuta antisommossa verso le 22.30 hanno bloccato una trentina di nordafricani, faccia al muro e mani in alto, per poi caricarli alcuni su cellulari, altri su un autobus della Atm trasformato in mezzo di ordine pubblico di emergenza.

L'azione sembra più che altro orientata a fermare possibili vendette e bloccare altri disordini. Il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, ha diramato un comunicato parlando del «far west» milanese. «Basti dire che nei primi sei mesi del 2009 erano stati 84 gli stranieri coinvolti in episodi del genere, che hanno comportato 25 arresti e 23 denunce. Un far west, al quale via Padova non è rimasta immune, vista l'alta densità di stranieri. E dove la componente clandestinità gioco un ruolo tutt'altro che secondario. Quando si parla di porte spalancate a tutti, è bene mettere in conto anche questi 'effetti collaterali'» ha detto De Corato.