19 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Sicurezza stradale

Monumento choc nel trevigiano contro le vittime della strada

Rottami e manichini con abiti di due fidanzatini morti nel 2009

TREVISO - Monumento choc nel trevigiano per sensibilizzare i giovani contro le stragi sulle strade. Ci sono alcuni rottami di auto, caschi, fotografie, due manichini ma che indossano abiti veri, insanguinati e in brandelli, di giovani morti in un pauroso incidente stradale la sera del 12 luglio 2009 a Vedelago.

Due fidanzatini di San Zenone degli Ezzelini, di 23 e 24 anni, Chiara Filippin e Omar Artuso, che morirono nello scontro a bordo della loro moto con l'auto di un cinese che diede precedenza. L'iniziativa, che farà discutere, è stata concordata con la sezione di Treviso dell'Associazione nazionale vittime della strada. Obiettivo è portare il monumento, denominato 'L'isola che non c'è', davanti a tutte le scuole della Marca e d'estate nelle discoteche.

L'inaugurazione è prevista il prossimo 26 febbraio a Fonte, proprio di fronte a una scuola. I genitori hanno dato parere positivo alla iniziativa, che è stata intrapresa assieme al centro di formazione professionale della Fondazione Opera Montegrappa, dove aveva studiato Omar.