9 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Gli inquirenti cercano anche la moglie

Milano, ha 65 anni e fa truffe da 33: arrestato

Grazie alla solerzia di un'impiegata delle Agenzie delle Entrate

MILANO - Oggi ha 65 anni e da almeno 33 compie sistematicamente truffe utilizzando centinaia di identità diverse: tanto che i carabinieri che sabato scorso lo hanno arrestato a Milano non sono nemmeno sicuri del suo nome (presumibilmente David Levi, nato a Il Cairo da madre egiziana e padre italiano); così come non sono, per ora, riusciti a bloccare sua moglie, un'italiana di 55 anni (presumibilmente Paulette Levi, forse originaria del pesarese) attualmente «irreperibile», sospettata di essere sua complice.

L'arresto di Levi, sul quale pendeva un'ordinanza di custodia in carcere emessa dal Tribunale di Pesaro per un'altra truffa, è avvenuto il 30 gennaio scorso nella sede dell'Agenzia delle Entrate di via dei Missaglia. Il giorno prima, l'uomo si era presentato per aprire una partita Iva, mostrando una carta d'identità falsa del Comune del capoluogo lombardo intestata all'inesistente Samuele Lavi, nato a Livorno e residente in via Lorenteggio a Milano, che non aveva convinto l'impiegata, sicura, dati i tratti somatici, che l'uomo fosse di origine araba. La funzionaria ha quindi avvertito i carabinieri, a cui da circa un anno erano già arrivate da diverse città del Nord Italia le segnalazioni di truffe compiute da un uomo somigliante a Levi. Le hanno chiesto di prendere tempo e farlo ritornare l'indomani, e allo sportello si sono presentati anche i militari della Compagnia di Porta Magenta.