24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Lotta al terrorismo

I presunti Br arrestati portati al carcere di San Vittore

Nella perquisizione degli appartamenti sequestrato solo un computer

MILANO - Hanno lasciato la Questura di Milano pochi minuti dopo le 15.30, Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio, i due presunti brigatisti arrestati all'alba di questa mattina dagli agenti dell'Antiterrorismo a Milano. Al termine dell'interrogatorio ed espletate le formalità di rito, i due hanno lasciato gli uffici della Digos per essere tradotti nel carcere di San Vittore a bordo di auto della polizia. Bocche cucite degli investigatori su quanto emerso durante l'interrogatorio.

Al momento, sembra che nelle abitazioni in via Gola e viale Umbria dove i due vivono la Digos abbia sequestrato solo un computer, anche perché dell'altro materiale era stato portato via da casa di Manolo Morlacchi nel corso di un'analoga operazione condotta il 10 giugno 2009, che interessò anche l'appartamento di suo fratello Ernesto e di un cugino.

Morlacchi e Virgilio sono stati arrestati in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Roma, Maurizio Caivano, su richiesta del Procuratore aggiunto Pietro Saviotti.

Manolo Morlacchi è il figlio di Pierino, uno dei fondatori delle Brigate Rosse, per le quali, nel 1970, organizzò il primo nucleo milanese nel popolare quartiere Giambellino.