4 maggio 2024
Aggiornato 12:01

Rosarno, la giunta comunale di Catanzaro contro il razzismo

CATANZARO - «I gravi fatti di Rosarno ci spingono a condannare i risvolti di razzismo e di violenza, assieme al'imperante illegalità che investe interi territori della nostra Regione. Le politiche di intolleranza e di discriminazione avviate dal governo Berlusconi e le incapacità di fronteggiare le organizzazioni «ndraghetiste, mafiose e camorriste del nostro Paese rappresentano una cocente sconfitta del governo». La Giunta Comunale di Catanzaro dichiara «la propria vicinanza e solidarietà agli immigrati che hanno, anche, subito per tant'anni soprusi, angherie ed uno stato di condizione subumana. Nel contempo rivolge un pensiero di altrettanta vicinanza ai tanti cittadini di Rosarno che stanno dalla parte della legge e della legalità, affianco dei più deboli e, primariamente, degli immigrati».

«Trattasi di gente, che con assai gravi difficoltà, si è vista costretta, per la gran parte in maniera tragica, a dover sfuggire da condizioni drammatiche - continua il documento della Giunta - da un punto di vista economico, sociale, della giustizia, culturale che sappiamo investire l'Africa da tempi remoti. L'identita' occidentale dovrebbe connotarsi ancora di quei valori di solidarietà equità visione collettiva del futuro, che sin dall'umanesimo hanno contraddistinto una società votata al progresso ed all'inclusiva emancipazione intellettuale. E però il Governo Nazionale in una accelerata politica di negazionismo, cupa chiusura, restringimento dell'offerta dei diritti, con l'adozione di misure di legge, decreti di leggi, provvedimenti escamotage, discussioni di maniera ha di fatto drasticamente limitato le possibilità di quanti si affacciano legittimamente speranzosi all'esperienza del nostro Paese».

«Questo Governo - continua il documento della Giunta di Catanzaro - ha abbandonato fortemente il Sud già travagliato da problematiche endemiche e complesse e che molto è investito dalle questioni legate all'immigrazione. La rivolta degli extracomunitari di Rosarno è intrisa di tutta la sofferenza di donne e uomini sfruttati negli agrumeti e negli uliveti della Piana. Persone utilizzati dalla «ndragheta che anche attraverso di loro si arricchisce e trae benefici. La reazione di questi immigrati è segnata da incongruenze profondissime, da divisioni ingiuste che spaccano il nostro Paese, da sguardi discriminanti, da accanimenti immotivati sul profilo umano e umanitario, da atti legislativi e amministrativi inaccettabili».