4 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Incidenti a Rosarno

Monsignor Schettino (Cei): no a xenofobia, rischio malavita

«A Rosarno una guerra tra poveri in cui è stato sconfitto il più povero»

ROMA - Le violenze di Rosarno «hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e di integrazione. E' stata una lotta tra poveri e chi maggiormente è stato sconfitto è stato il più povero: l'immigrato»: così mons. Bruno Schettino, presidente della fondazione Migrantes della Cei e presidente della commissione episcopale per le migrazioni.

«Occorre ricreare un clima di maggiore e migliore accoglienza - ha detto il presule nel corso di una conferenza stampa alla sede di Radio vaticana per la Giornata delle migrazioni del prossimo 17 gennaio - superando le tentazioni di xenofobia, che produce paura, mortificazione dell'umano, perdita di speranza. Contro ogni forma di sfruttamento anche da parte della malavita organizzata occorre essere attenti e non lasciarsi coinvolgere, ma denunciare ed entrare sempre nel clima della legalità».