4 maggio 2024
Aggiornato 14:00

«Il finaziamento illegale non cominciò con Craxi»

Stefania Craxi: «Mio padre era un uomo solo che si è fidato delle persone sbagliate»

ROMA - «Mio padre era un uomo solo che si è fidato delle persone sbagliate. In quel clima di intimidazione era facile commettere errori e anche lui ne commise. Il finanziamento illegale genera corruzione; e il suo vero errore fu non accorgersi di quanto fosse cresciuto il livello di corruzione nel partito. Ma il finanziamento illegale non comincia con Craxi». Lo afferma il sottosegretario agli Esteri e figlia dell'ex segretario del Psi Stefania Craxi, in un'intervista al Corriere della Sera.

«Nel 1976 - spiega - Craxi trova un sistema oliato da anni. Per lui il denaro era un'arma per la politica, anche per fronteggiare il Pci, finanziato da una potenza nemica. Non a caso, è morto povero». La Craxi si dice convinta «che prima o poi il PD rivedrà la sua posizione. Eppure in questi giorni il silenzio del PD è imbarazzante. Chiedo a Bersani di romperlo. Faccia un gesto di coraggio. Venga ad Hammamet sulla tomba di mio padre. Lo invito. Lo aspetto. In fondo Bettino è stato un grande leader della sinistra italiana ed europea».

Da Violante, Stefania Craxi, attende delle scuse «per come descrisse la mia famiglia in quei giorni», mentre D'Alema «deve ancora spiegare perché offrì i funerali di Stato e non la possibilità di farsi curare in patria». Infine, la Craxi aggiunge: «Non dimentico che i socialisti della sottomissione che sono andati a sinistra hanno fatto uno triste fine, da ultimo Del Turco; nel governo Berlusconi occupano ministeri-chiave e nessuno si definisce ex socialista».