3 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
In Puglia resa dei conti

Per Boccia sabato la conta nell'assemblea del PD

Si lavora a patto nella maggioranza-minoranza, ma Vendola resta in campo

ROMA - Il Pd ancora alla resa dei conti in Puglia. Sarà sabato prossimo l'assemblea regionale a sancire la conta tra la maggioranza e la minoranza che si pronunceranno sulla candidatura di Francesco Boccia alla presidenza della regione. Oggi è slittata la riunione del parlamentino pugliese ma c'è stato un vertice tra i leader delle diverse aree dei Democratici pugliesi insieme a Boccia, il quale ne è uscito con un ultimatum: «Il Pd scelga se fare l'alleanza con l'Udc o presentarsi senza, nel primo caso io sarò il candidato, nel secondo non mi interessa».

Boccia ha dovuto affrontare in Puglia l'opposizione di una parte del partito, in larga parte di Area democratica e mozione Marino, che fin dal principio si è schierata per la riconferma di Nichi Vendola. Quindi ha incontrato l'attuale governatore nella speranza che decidesse di ritirare la sua candidatura per sostenere una coalizione più ampia, ma Vendola ha risposto picche a più riprese. E a quanto si apprende è deciso a presentarsi anche se non dovesse ottenere le primarie di coalizione. Anche su questo punto Boccia è stato tranchant: se l'Udc e l'Idv non sono disposti a partecipare non vanno fatte. Quindi la partita è ora tutta interna al Pd e la resa dei conti avverrà sabato prossimo.

Ma la partita che si sta giocando in Puglia, spiegano dal Pd, è di fatto lo specchio dei rapporti di forza anche a livello nazionale e la maggioranza bersaniana vuole misurare il consenso alla linea politica con cui il segretario è stato eletto: l'alleanza con l'Udc in vista di un'alternativa di governo.

Il vertice di oggi, secondo quanto riferiscono fonti del Pd, è andato bene e le parole di Gero Grassi, portavoce di Area Democratica a Bari, non sono dispiaciute a Boccia: «Ho auspicato che l'Assemblea Regionale del Pd sia chiamata a discutere innanzitutto sul candidato presidente Pd - ha detto Grassi - che sinora risulta essere solo indicato da una parte del vertice del Pd nazionale». Boccia, a quanto si apprende, si aspetta di ottenere in quella votazione almeno il 70% dei consensi alla sua candidatura, condizione essenziale per andare avanti nella corsa a governatore. Infine sul fronte delle primarie, potrebbe essere un'ulteriore assemblea regionale ad esprimersi su questo punto. Ogni passaggio insomma passerà attraverso un lavoro di ricomposizione tra maggioranza e minoranza Democratica. Un lavoro per il quale si sono spesi anche i dirigenti nazionali, da Piero Fassino a Beppe Fioroni.

Intanto oggi il candidato 'in pectore' del Pd ha incassato l'appoggio di Rosy Bindi che solo due giorni fa aveva chiesto primarie in Puglia e che oggi ha invece precisato che accetterà le decisioni del partito e che se dovesse votare in Puglia voterebbe per Boccia.