24 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Elezioni regionali

Umbria: rinviata di 48 ore la commissione del PD

Le motivazioni non sono note. Non si è quindi arrivati ad una decisione sul destino di ricorsi presentati

PERUGIA - Ancora un nulla di fatto sia sulla decisione se far svolgere o meno le primarie che sui nominativi dei candidati del PD alla presidenza della regione; la commissione regionale che doveva decidere sui ricorsi e controricorsi è stata aggiornata a mercoledì. Per scegliere il candidato presidente in Umbria si è giunti alle carte bollate; c'è anche la ricusazione di due membri della commissione regionale dei garanti. Si tratta, come scrive Umbrialeft, giornale on-line della sinistra - di Calogero Alessi (presidente del cda di Sviluppumbria) e Anna Lombardi (moglie del consigliere regionale franceschiniano Paolo Baiardini). Le motivazioni non sono note. Non si è quindi arrivati ad una decisione sul destino di ricorsi presentati.

Che l'Umbria sia diventato per il PD, un caso nazionale è indubbio; non si esclude che alla fine anche i nomi dei candidati, vengano scelti in un a rosa diversa dai due contendenti, Lorenzetti ed Agostini. Nella riunione di segreteria che dovrebbe tenersi appunto fra mercoledì e giovedì (domani la questione sarà sul tavolo del nazionale- ndr-), il segretario regionale Lamberto Bottini dopo aver avanzato altri nomi, come quelli di Renato Locchi ex sindaco di Perugia, potrebbe mettersi a disposizione del partito, con spirito di servizio. Una soluzione istituzionale che riaprirebbe la delicatissima questione della segretaria regionale, per la quale aveva corso nelle primarie del 25 ottobre, Alberto Stramaccioni attuale segretario provinciale di Perugia, (linea franceschini - ndr-) che stamane in una intervista sul quotidiano «Corriere dell'Umbria» ha ribadito che «serve un candidato in grado di unire», cosa che - secondo il segretario - non lo sono ne' Agostini, ne' la Lorenzetti. In casa centrodestra si attende; prima di formulare il nome del candidato alle regionali, è necessario avere chiaro - hanno detto alcuni esponenti del PDL - conoscere chi il centrosinistra mette in campo, poiché si «punta ad un cambiamento di guida della regione».