25 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Traffico illegale animali

Sequestrati 120 cuccioli importati illegalmente dall'Est

Operazione della Forestale. 40 cani erano ammassati in bagagliaio auto, affamati e senz'acqua

TARVISIO - Sequestrati dalla Forestale circa 120 cuccioli di cani importati illegalmente dall'Est, nella notte tra il 13 e il 14 dicembre a Tarvisio, 40 dei quali erano ammassati nel bagagliaio di una macchina, affamati, senz'acqua e ricoperti dai propri escrementi.
E' il bilancio di una vasta operazione del Corpo forestale dello Stato contro il traffico illegale di cuccioli di cane dall'Est.

Sono cuccioli appartenenti a varie razze tra cui pincher, barboncini, cavalier king, cocker, yorkshire, shitzu, beagle, jack russell, san bernardo, labrador e carlino.
Gli animali, che erano privi di microchip e documentazione sanitaria, sono stati trovati all'interno di un'auto privata con a bordo quattro persone, di cui due di nazionalità rumena, che sono ora accusati dei reati di maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili e falso ideologico.

L'operazione, condotta dal personale del nucleo investigativo per i reati in danno di animali, in collaborazione con gli uffici territoriali per la Biodiversitß di Tarvisio del corpo forestale dello Stato e con il corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia, ha portato in totale al fermo di tre veicoli che trasportavano cuccioli, per un totale di oltre 100 animali. Di questi, 74 erano a bordo di un furgone proveniente dalla Polonia e adibito al trasporto di animali vivi e sono stati sequestrati solo aperché non avevano rispettato le tempistiche della vaccinazione. Altri 3 cuccioli si trovavano invece all'interno di un'auto proveniente dalla Slovacchia e sono stati sequestrati per mancanza di microchip.

«Il traffico illegale di cuccioli di cane - spiega la forestale - è un fenomeno diffuso in gran parte nell'Est Europa che sta acquisendo dimensioni preoccupanti e che tende a crescere con l'avvicinarsi del Natale. E proprio per questo sono stati intensificati i controlli alle frontiere del personale del Corpo forestale dello Stato».